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Salernitana
Sab
17
AGO
ORE 20:30
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Ti presento i miei di RB24: ANNA E MARCO DI LUCIO DALLA: MANIFESTO DELLE GENERAZIONI FUTURE

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Sono passati molti anni dall’uscita di questa gemma preziosa di Lucio Dalla, era infatti il 1979 e il cantautore bolognese pubblicava il suo undicesimo album, intitolato “Lucio Dalla”, e fra i brani del disco c’era anche la sua “Anna e Marco”, la canzone che racconta di due giovani incerti e dubbiosi sul loro avvenire. 

Succede ai giovani di ogni generazione, quel sentimento di irrequietezza verso il proprio futuro, quella paura di non riuscire a realizzare i propri sogni. Ma non solo, Dalla con questo brano racconta anche il profondo senso di incertezza che si può provare nel proprio presente, nei luoghi in cui viviamo tutti i giorni. 

IL TESTO DELLA CANZONE

Il testo della canzone racconta di due ragazzi che finiscono per incontrarsi e legarsi l’uno all’altro condividendo insieme una visione pessimistica della loro vita: 

Anna come sono tante

Anna permalosa

Anna bello sguardo

Sguardo che ogni giorno perde qualcosa

Anna è una ragazza brillante, che ama ballare ed è proprio in discoteca che incontra Marco, (“la luna è una palla ed il cielo è un biliardo”) i due apparentemente sembrano troppo diversi e distanti l’uno dall’altro; lei, infatti, “non perde un ballo”, mentre Marco “a ballare sembra un cavallo”. Dalla poi descrive Anna come una “Stella di periferia”, una ragazza intelligente e piena di risorse, ma che inserita in un contesto non adatto non riesce a sfruttare a pieno le sue potenzialità. Marco, invece, è un “Lupo di periferia”, un ragazzo che vive col branco, attorniato tutti i giorni dai suoi amici che vivono passando il tempo davanti a un bar. 

Entrambi, però, hanno un obiettivo comune: sfuggire dalla noia. Il loro incontro è talmente intenso che decidono insieme di scappare, di cercare altrove quello che li rende vivi:

Ma dimmi tu dove sarà

Dov’è la strada per le stelle

Mentre ballano

Si guardano e si scambiano la pelle e cominciano a volare

Ed è in questo momento che iniziano a volare e prendono finalmente la strada per le stelle. In un ambiente dove nessuno sembra accorgersi di loro solo la luna li nota: simbolo del destino, che li osserva e ride perché sono ancora giovani ed hanno tutta la vita davanti. 

Ma l’America è lontana

Dall’altra parte della luna

Che li guarda e anche se ride

A vederla mette quasi paura

E così finalmente si prendono per mano e scappano lontani, il loro amore ha vinto sulle paure di ognuno di loro, e lo stare insieme li ha convinti  “che a volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane”. 

Anna avrebbe voluto morire

Marco voleva andarsene lontano

Qualcuno li ha visti tornare

Tenendosi per mano

 Anna e Marco non sono solamente i protagonisti della canzone, sono un po’ tutti noi, perché nelle loro paure legittime verso quel che “sarà”, ci riflettiamo anche noi, con le nostre insicurezze e debolezze. Ancora una volta, Lucio Dalla ha messo in scena un racconto che tocca le corde di ogni animo umano, che come una goccia che nell’acqua si espande, anche questa canzone, nel tempo, non ha mai finito di emozionare chi l’ascolta. 

Valerio Autuori


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