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Lun
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MAG
ORE 18:00
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Centrocampo, Torrente vuole un "jolly"

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centrocampo-radiobussolaSvestire i panni dell’offensivista e “fare a pezzi” l’etichetta dell’integralista. E’ successo anche questo a Vincenzo Torrente nella tormentata stagione vissuta finora con la Salernitana. Non per colpa sua, chiaramente. Perché durante la finestra calda del mercato il cetarese ha avanzato richieste chiarissime. Cercava calciatori di gamba, profili in grado di portare in dote alla squadra quella freschezza atletica necessaria al raggiungimento di una salvezza tranquilla in un torneo lungo e tortuoso come quello cadetto. Accontentato solo in parte e falcidiato dagli infortuni, specie nel reparto difensivo, Torrente ha dovuto rinunciare al suo credo tattico (il 4-3-3), affidandosi ad un canovaccio insolito, raramente preso in considerazione nel corso della sua carriera da allenatore, il 3-5-2. Con il suddetto modulo, tuttavia, la Salernitana è riuscita a trovare la quadratura del cerchio, grazie anche al rientro di Alessandro Bernardini (ora nuovamente ai box) che per il trainer granata è elemento imprescindibile. Si andrà avanti così, dunque. Vincenzo Torrente ripartirà dalla difesa a tre e da un 3-5-2 quantomai camaleontico, capace di poter passare al “suo” 4-3-3 senza apportare cambi dalla panchina. Per far ciò, però, c’è bisogno di calciatori che sappiano ricoprire quante più fette di campo possibile. Lo sa la società e lo sa il tecnico che ha già chiesto esplicitamente a Fabiani di intervenire sul mercato in questa direzione. Il primo della lista è Luigi Alberto Scaglia (’86), jolly del Latina di Mario Somma. L’ex bresciano è tra i calciatori più completi dell’intero panorama della serie B, poiché capace di ricoprire tutti i ruoli lungo la catena di sinistra (terzino, quinto di centrocampo, mezzala ed ala) nonché quello di sottopunta, dove tuttora lo sta utilizzando il tecnico pontino. La trattativa è in stato embrionale, qualche contatto tra le parti c’è stato (Fabiani e Leonardi – diesse dei neroazzuri – sono in ottimi rapporti e gli scambi di opinione tra i due sono all’ordine del giorno) ma nulla più. Resta da capire la volontà del ragazzo, primo innesto del mercato del Latina in questa stagione (ad inizio luglio ha firmato un triennale). Probabilità di riuscite dell’affare? Ad ora ancora poche, considerando che finora Scaglia è stato utilizzato dai nerazzurri ben diciotto volte (praticamente sempre). Ci vorranno buoni argomenti per far cedere i laziali ed uno di questi potrebbe essere Daniele Sciaudone (oltre al giovane Pollace, che tanto piace a Somma) il quale versa nella stessa situazione contrattuale di Scaglia. Prima di approdare nel sodalizio di Piazzale Prampolini, l’esterno bresciano è stato protagonista per ben quattro anni tra le fila delle Rondinelle, collezionando 134 presenze totali e ben 11 marcature. Calciatore duttile, esperto e di gamba.

A Latina c’è (ancora per poco) anche quel Joseph Minala (’96) che resta di proprietà della Lazio di Lotito e che i nerazzurri hanno messo fuori rosa. Sistematicamente non convocato da Somma – pare per motivi disciplinari seguenti a un litigio con un compagno di squadra – su input della società pontina, il centrocampista camerunese a gennaio cambierà aria. Sulla carta è under, il co-patron potrebbe anche decidere di dirottarlo per sei mesi in granata ed aumentare il parco mediani senza incidere sulla lista dei diciotto over.

Discorso diverso, invece, per Antonio Zito (’86) dell’Avelino: il presidente degli irpini Taccone ha aperto ad una sua cessione, ma la concorrenza è folta ed agguerrita. Su di lui, infatti, ci sono Lecce, Spezia l’ambizioso Pescara di Massimo Oddo. Asta all’orizzonte? Difficile, conoscendo gli operatori di mercato granata. Ma non si può mai dire. Intanto, il tecnico di Cetara avanza le sue prime richieste, la Salernitana 2.0 targata Torrente è pronta a prendere forma.

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