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Stadio Arechi
Salernitana
Dom
21
APR
ORE 18:00
Fiorentina
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L'intervista di Piergraziano Gori – Radio Bussola 24

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Massima apertura, altrettanta disponibilità. Piergraziano Gori aspetta di conoscere il proprio futuro senza perdere la sua proverbiale tranquillità. Compito, mai una parola fuori posto. Sereno e riflessivo, tanto tra i pali quanto ai taccuini dei cronisti. Neppure se le ormai datate promesse di rinnovo con la Salernitana non hanno ancora sortito effetti concreti. Di mezzo la lunga squalifica (tre mesi e dieci giorni) che lo costringerà semplice spettatore per le prime sei giornate di campionato, rinvii permettendo. Che il club granata stia riflettendo sul da farsi? “Ci può stare tutto, ormai sono nel calcio da troppi anni e non mi sorprende più nulla – spiega il diretto interessato in un’intervista– La squalifica di certo non mi aiuta, ma la società ne è al corrente già da tempo. Prima della fine del campionato c’era stata qualche chiacchierata, ora sono in vacanza ed ho demandato il tutto al mio agente Mariano Grimaldi. Per ora non ci sono novità, né in un senso, né nell’altro. Dobbiamo aspettare di parlare con la società, se son rose fioriranno”. Eletto miglior portiere dell’ultima Lega Pro, Gori ha spesso e volentieri abbassato la saracinesca regalando alla Salernitana punti decisivi in chiave promozione. Lineare, affidabile, sicuro, Gori rappresenterebbe garanzia di continuità di rendimento anche in serie B. Complice la squalifica, Torrente strizza l’occhio al pupillo Lamanna: “La concorrenza non è mai stata né sarebbe un problema – spiega Gori – Sono dell’idea che chi merita gioca, chiunque sia il compagno di reparto. Non è detto che io debba essere titolare solo perché ho vinto il campionato. Nel calcio nessuno mi ha mai regalato nulla, né io mi sono mai sentito inamovibile. Conosco Lamanna, ci ho giocato contro in passato. E’ un ottimo portiere, la coesistenza non sarebbe un ostacolo. Guerrieri e Strakosha? Non li ho mai visti giocare, ma ne parlano tutti molto bene”. A proposito di Torrente, Gori plaude la scelta della società ma saluta e ringrazia Menichini: “Non spetta a me giudicare il cambio in panchina, sicuramente se è stata presa questa decisione qualche ragione di fondo c’è. Non sono sorpreso. Porterò con me un bellissimo ricordo di Menichini in quanto è pur sempre il tecnico che ha guidato la squadra al raggiungimento della promozione. Torrente non lo conosco, ma il curriculum ed i giudizi lusinghieri degli addetti ai lavori mi fanno pensare che sia stata una scelta oculata. Da neopromossa, fa bene la società a fissare nella salvezza il primo step. Una volta raggiunta, si potrà aspirare ad obiettivi più ambiziosi. Mi sembra che Carpi e Frosinone, che pure hanno vinto, non fossero partite con i favori del pronostico”. Ma confermando, ciociari soprattutto, larga parte dello zoccolo duro vittorioso in Lega Pro. “Siamo tutti in attesa – rivela Gori – Ci sentiamo spesso, abbiamo un gruppo virtuale per rimanere in contatto anche durante le vacanze. Prima che colleghi e compagni siamo amici, se qualcuno dovesse essere confermato io potrei essere solo felice. Per quanto mi riguarda aspetto con fiducia e disponibilità, metto la Salernitana in cima alla lista”. Il vecchio maestro Auteri non demorde ed ha bussato nuovamente alla porta con un biennale a cifre interessanti: “Da quando è andato a Matera è la seconda volta che mi cerca – conferma Gori – C’è stima reciproca, ma nulla di concreto. Non ne faccio un discorso economico, la mia priorità è rimanere in granata a prescindere dalla durata del contratto e dai soldi. Se la Salernitana dovesse fare scelte diverse, accetterei con amarezza ma solo allora mi guarderei intorno. Il mercato del resto è ancora sostanzialmente fermo, condizionato dal caos iscrizioni”.

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