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Charlie Heaton e Natalia Dyer portano il “Sottosopra” al GFF

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Ospiti del Meet The Stars i due attori della fortunatissima serie Netflix “Stranger Things” hanno risposto alle domande dei giovani giudici della rassegna.

Charlie e Natalia sono diventati celebri per le loro interpretazioni nei panni di Jonathan e Nancy, due giovani reporters (dalla terza stagione) di un giornali locale di Hawkins, in Indiana.

Primi ospite del Meet The Stars del Giffoni Film Festival, la giovane coppia ha risposto alle domande dei Giffoners:

  • Che differenze ci sono tra voi e la moda/influenze musicali dei vostri personaggi?

Charlie: Le differenze sono poche, abbiamo quasi gli stessi gusti musicali, una cosa che mi ha affascinato sono le apparecchiature degli anni ottanta, totalmente diverse da quelle moderne.

Natalia: La moda della serie è divertente e colorata, ho adottato quello stile anche nella vita privata.

  • Chi o cosa vi ha aiutato nella vostra carriera?

C: Bisogna essere sempre sul pezzo, cogliere le opportunità che ti si capitano davanti, penso che se lo vuoi davvero puoi averlo e devi lottare duramente non pensando al “tempo libero”. Il lato artistico è sempre stato il mio pensiero, anche se inizialmente fare l’attore non era il mio obiettivo.

N: Sono cresciuta in una comunità che si è sempre ritrovata e raggruppata nel teatro, sono sempre stata così sin da bambina.

  • Com’è lavorare con due fratelli registi? (Duffer Brothers)

C: E’ eccitante vederli lavorare insieme, sanno essere davvero divertenti, fantasiosi e silenziosi a volte. hanno creato un feeling impressionante con tutto il cast.

N: Un duo fantastico, hanno deciso di fare qualcosa che piaceva a loro da ragazzi, sono riusciti a mettere insieme un bel gruppo di persone, una vera famiglia.

  • Come avete reagito quando vi sono state assegnate le parti?

C: Sono inglese, alle audizioni a Los Angeles abbiamo girato un paio di scene. Quando tornavo a casa pensavo spesso alla chiamata, ma quando è arrivata (nel cuore della notte per il fuso orario) ho semplicemente detto: “OK facciamolo!”. Quando poi l’ho detto ai miei parenti beh, lì è stato diverso.

N: Quando ho ricevuto la chiamata ero impegnata a correre, alla notizia ho festeggiato credendo fossi da sola ma le persone accanto a me mi hanno guardata come per darmi della pazza.

  • Se qualcuno vi dicesse di rifare una scena, quale vorreste rifare?

C: La prima stagione decisamente, ero ovviamente inesperto come per tutte le cose che si fanno la prima volta. Nelle successive stagioni ero decisamente pronto, riproverei volentieri la prima stagione con questa sicurezza di oggi.

  • Come hai fatto a prepararti in un ruolo di una donna così forte in un epoca (gli anni ’80) in cui l’emancipazione femminile era molto presente?

N: Ero eccitata all’idea di “adottare” Nancy e subito mi ci sono relazionata. E’ stato facile alla fine, dato che noi donne ci relazioniamo molto sul tema dell’emarginazione. Mi è piaciuta la crescita dle personaggio dove inizialmente sente dentro di se sentimenti contrastanti, poi la sua strada cambia, cercando la difesa dei deboli e combattendo contro mostri del sottosopra senza sapere quella grande forza da dove provenisse. Sento molto quel personaggio in me.

  • Quali sono state le vostre impressioni leggendo per la prima volta il copione e rivedendo poi il prodotto finale su Netflix?

C: Stavo leggendo vari copioni, insieme a quello ufficiale è stato inviato uno simile ad un “trailer” con varie info su diversi film su cui ha preso spunto la serie. Ricordo di essere rimasto colpito dal trailer, rimanendo legato subito a Jonathan, con un dubbio: non pensavo che la serie facesse innamorare così tante persone sin da subito.

N: Quando stai girando non sai mai il prodotto finale come viene, ricordo che è stato emozionante vederlo per la prima volta per capire quanto amore ci mettiamo in questo lavoro.

  • Progetti futuri?

C: Vivere al meglio questo festival e andare in Costiera Amalfitana, magari in una meritata vacanza.

N: La vita di un attore è una continua “navigazione a vista”, man mano e passo passo si aggiusta e si pianifica il programma.