Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Attualmente l’azienda ospedaliera di via San Leonardo, manca di oltre cinquecento unità tra ausiliari ed operatori socio-sanitari. Con l’impennata di utenti (gli accessi medi giornalieri al Pronto soccorso sono saliti a 340) e con la previsione di un ulteriore incremento durante il periodo estivo, sono cresciute di circa il 30 per cento anche le infezioni nosocomiali, cioè quelle infezioni insorte durante il ricovero in ospedale, o dopo le dimissioni del paziente, che al momento dell’ingresso non erano manifeste clinicamente, né erano in incubazione. A lanciare l’allarme e la segretaria della Cgil Margaret Cittadino, che ha indirizzato una nota ai vertici aziendali, al presidente Caldoro ed alla Procura, per denunciare «il mancato rispetto dei livelli minimi igienico-assistenziali in tutte le unità operative del Ruggi».